Vestibologia - Dott. Giuseppe Lombardo Otorinolaringoiatra

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Vertigine Vestibolare Periferica
Vestibolopatie periferiche più frequenti sono:
1) La Vertigine parossistica posizionale benigna,
2) La Malattia di Ménière,
3) La Fistola labirintica.
Per la patologia relativa al nervo vestibolare, particolare importanza hanno:
1) la neurite vestibolare,
2) il neurinoma dell’acustico,
3) il conflitto neuro-vascolare.
Sintomatologia
Vertigine Parossistica posizionale benigna è la vertigine labirintica più frequente nella pratica clinica.
È una sindrome caratterizzata da vertigine rotatoria di breve durata, scatenata da rapidi e determinati posizionamenti della testa. Tali episodi di vertigine si presentano per lo più al mattino alzandosi dal letto o alla sera mettendosi a letto, in ogni caso sempre in coincidenza di flessioni e iperestensioni della testa. Per tale motivo in passato tali vertigini erano interpretate come la conseguenza dell’artrosi cervicale o della insufficienza vertebro-basilare. In realtà sono dovute alla presenza di detriti otolitici, staccatisi dalla macula utricolare e penetrati in uno dei canali semicircolari, soprattutto il posteriore e il laterale. Ecco perché si parla di canalolitiasi del C.S.P. o canalolitiasi del C.S.L.
La terapia può essere riabilitativa e medica.
Attualmente la Terapia Riabilitativa è la più idonea ed è quella che da ottimi risultati di guarigione, con una percentuale elevatissima di risoluzioni totali fin dalla prima seduta.
La TERAPIA RIABILITATIVA consiste nelle seguenti manovre in funzione al canale semicircolare interessato:
  • SEMONT, EPYLE e per il Canale Semicircolare Posteriore.
  • Mc CLURE, Gufoni, Vannucchi per il Canale Semicircolare Orizzontale.
La Malattia di Ménieré
Con il termine di malattia di ménierè si definisce una affezione idiopatica dell’orecchio interno.
La malattia interessa entrambi i sessi, è prevalentemente monolaterale solo in circa 15-20% dei pazienti si riscontra bilateralmente. Etiologia è tutt’oggi sconosciuta, si ipotizza una causa multifattoriale: vascolare, reazione allergiche e/o autoimmuni, squilibri metabolici, ormonali, situazione stress, processi infettivi dell’orecchio medio e interno. Essi concorrono ad un aumento della pressione a carico dei liquidi endolinfatici, contenuti nella coclea e nel labirinto (Idrope endolinfatico). Da questo processo deriva la tipica triade sintomatologica acufeni-ipoacusia-vertigini.
La crisi vertiginosa si manifesta all'improvviso, è di tipo rotatoria, durata variabile da 20 minuti a 3 ore, con ipoacusia fluttuante, acufene e sensazione di pressione auricolare (fullness) dal lato dell'orecchio affetto, accompagnata da una sensazione di instabilità, che può persistere per giorni  da vomito, nausea, pallore sudorazione,  bradicardia e da nistagmo orizzontale o orizzontale-rotatorio. Sono possibili remissioni spontanee, ma anche recidive dopo mesi o anni. Il suo decorso è caratterizzato da vertigine intermittente, ipoacusia progressiva e acufene permanente.

Indagini strumentali
La diagnostica strumentale è molto importante, tuttavia non può prescindere da una accurata anamnesi, che spesso conduce ad una diagnosi corretta per via della peculiarità della sintomatologia della malattia.
L'audiometria tonale presenta quadri variabili a seconda della fase della malattia. Durante la fase iniziale, la curva audiometrica tonale ha un andamento in salita, in cui il deficit è solo a carico delle frequenze gravi. Nei periodi di remissione la soglia tonale è normale. Con il progedire della malattia, l'ipoacusia aumenta e la curva tende ad assumere un andamento piatto e tende a peggiorare con il persistere della malattia.
L'impedenzometria presenta un tracciato normale sia del timpanogramma e della soglia del riflesso stapediale,
con test di Metz positivo.(differenza tra soglia audiometrica tonale e soglia del riflesso stapediale inferiore 60 db)
L'esame Vestibolare Spontaneo valuta il nistagmo spontaneo irritativo di solito di II grado orizzontale o orizzontale-rotatorio, inibito dalla fissazione e diretto verso l' orecchio patologico durante la crisi ed è assente o di tipo deficitario nei periodi intercritici.
L'esame Vestibolare Strumentale studia la funzionalità vestibolare  con il bilancio calorico e mostra generalmente una iporeflessia del lato patologico.
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